La riforma Cartabia ha introdotto importanti novità anche per quanto riguarda la negoziazione assistita e la mediazione, la quale è stata estesa alle unioni civili e le coppie di fatto.

In particolare, la riforma ha previsto che le coppie di fatto possano utilizzare la negoziazione assistita e la mediazione per risolvere le controversie relative alla loro relazione. Ciò significa che, in caso di conflitto tra i partner di una coppia di fatto, essi potranno ricorrere a questi strumenti alternativi alla giustizia ordinaria per trovare una soluzione alla loro disputa.

La riforma Cartabia ha reso la negoziazione assistita e la mediazione ancora più accessibili e vantaggiose per le coppie di fatto e le unioni civili. In particolare, la riforma ha introdotto la possibilità di utilizzare la negoziazione assistita e la mediazione anche per risolvere le controversie relative ai diritti reali, come la divisione dei beni. Ma non solo,con questi mezzi si mira a raggiungere accordi in merito alle principali questioni attinenti la vita della coppia e della prole, che in genere risultano essere proprio le tematiche su cui si genera più ostilità, quali: l’affidamento e l’educazione dei figli, la divisione dei beni, la gestione del tempo libero, i giorni di visita del genitore non collocatario, l’assegnazione della casa familiare, la gestione delle spese extra, ecc.

Inoltre, questi strumenti possono essere utilizzati in modo più veloce ed economico rispetto alla giustizia ordinaria, con un risparmio di tempo e risorse per le parti coinvolte.

Questo è un importante passo avanti. Questa novità rappresenta un importante passo avanti per la tutela dei diritti delle coppie che hanno scelto di sancire la propria relazione attraverso l’unione civile, che fino ad oggi avevano pochi strumenti a disposizione per risolvere le proprie controversie.

Le differenze tra negoziazione assistita e mediazione rimangono sostanzialmente le stesse anche nella riforma Cartabia. La mediazione continua ad essere un processo in cui un mediatore neutrale e imparziale aiuta le parti a trovare una soluzione condivisa ai loro problemi, mentre nella negoziazione assistita il professionista facilita la comunicazione tra le parti, ma non ha il potere di prendere decisioni.

In sintesi, la riforma Cartabia ha ampliato la possibilità per le coppie di fatto e le coppie che hanno scelto l’unione civile di utilizzare la negoziazione assistita e la mediazione come strumenti alternativi alla giustizia ordinaria per risolvere le loro controversie. Ciò consente di garantire una maggiore tutela dei loro diritti e di risolvere le loro dispute in modo più consensuale, veloce ed economico.

Tuttavia bisognerà attendere giugno 2023 per la loro applicazione.